Gli ostacoli non sono magari la vita che vorremmo, ma sono vita in ogni caso: sono lì, davanti a noi o dentro di noi, innegabilmente presenti.
E in fondo anche noi siamo estremamente presenti e vivi in ogni singolo ostacolo che incontriamo e nel come lottiamo per gestirlo e superarlo: da come affrontiamo le situazioni stressanti impariamo spesso qualcosa di noi, talvolta scopriamo che stiamo cambiando o notiamo aspetti diversi del mondo che ci circonda.
Almeno una volta ognuno di noi si é sentito tremendamente vivo proprio perchè "ce l'aveva fatta": ha assaporato il lato eccitante dello stress, quello che dà sapore all'esistenza.
Descrivere lo stress con metafore culinarie é un'idea di Hans Selye, lo studioso della Sindrome Generale di Adattamento ideatore del concetto di "stress". Hans amava, infatti, dire che "lo stress é il sale della vita", al contempo aveva ben chiaro che spesso incontriamo problemi a dosare la salatura dei nostri piatti e rischiamo una vita saporita fino a diventare dolorosa.
Quando ciò accade spesso rimandiamo il vivere meglio a un altro momento, a "dopo che sarà finito questo periodo difficile" o a "quando potrò finalmente pensare un po' a me".
La realtà é che la nostra vita é adesso ed é in questo qui e ora che siamo chiamati a prenderci cura di noi.
Se immaginiamo la nostra mente come la superficie di un lago - attingendo a un'immagine buddista - le correnti dello stress cambiano la nostra vita sollevando onde nella mente. Non ha senso cercare di mettere una lastra di vetro sul lago per sopprimere articialmente le onde, nè ha senso aspettare un fantomatico momento senza onde: ci serve prendere atto che le onde ci sono e, casomai, ci occorre imparare a fare surf.
E' dal desiderio di approfondire le tecniche per "fare surf" nella nostra vita che nasce l'idea di riprendere il progetto anti-stress iniziato col Comune di Settala nel 2014: ecco perchè quest'anno si terranno due nuove serate per conoscere di più il nostro stress, confrontarci e sperimentare a fondo tecniche anti stress cognitive, immaginative, corporee e di potenziamento delle nostre risorse.Almeno una volta ognuno di noi si é sentito tremendamente vivo proprio perchè "ce l'aveva fatta": ha assaporato il lato eccitante dello stress, quello che dà sapore all'esistenza.
Descrivere lo stress con metafore culinarie é un'idea di Hans Selye, lo studioso della Sindrome Generale di Adattamento ideatore del concetto di "stress". Hans amava, infatti, dire che "lo stress é il sale della vita", al contempo aveva ben chiaro che spesso incontriamo problemi a dosare la salatura dei nostri piatti e rischiamo una vita saporita fino a diventare dolorosa.
Quando ciò accade spesso rimandiamo il vivere meglio a un altro momento, a "dopo che sarà finito questo periodo difficile" o a "quando potrò finalmente pensare un po' a me".
La realtà é che la nostra vita é adesso ed é in questo qui e ora che siamo chiamati a prenderci cura di noi.
Se immaginiamo la nostra mente come la superficie di un lago - attingendo a un'immagine buddista - le correnti dello stress cambiano la nostra vita sollevando onde nella mente. Non ha senso cercare di mettere una lastra di vetro sul lago per sopprimere articialmente le onde, nè ha senso aspettare un fantomatico momento senza onde: ci serve prendere atto che le onde ci sono e, casomai, ci occorre imparare a fare surf.
Gli incontri - in programmazione a Settala venerdì 17 febbraio 2017 e venerdì 24 marzo 2017 - si propongono come uno spazio di riflessione, condivisione e sperimentazione di nuovi modi di leggere e affrontare le nostre fonti di stress nel quotidiano. In questo contesto le tecniche antistress si pongono come validi supporti: sia come strumenti per aumentare la consapevolezza corporea (es. body scanning), sia come mezzi per aumentare il senso di padronanza delle situazioni (es. tecniche di gestione del tempo).
Conoscere il nostro stress e applicare con consapevolezza tecniche specifiche per gestirlo ci permette non solo di affrontare meglio gli ostacoli, ma anche e soprattutto di modificare il nostro atteggiamento interiore di fronte alle sfide e alle difficoltà, accedendo a quell'accettazione profonda della realtà senza la quale ogni tecnica rimarrebbe fredda e meccanica.
"La vita" in fondo "é quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri programmi" suggeriva John Lennon, e allora ben venga iniziare ad ascoltarci di più e a provare col supporto delle tecniche nuovi modi di agire e stare al mondo.
Gli incontri, organizzati col Patrocinio dall'Assessorato alla Comunicazione, Partecipazione, Innovazione, Commercio e Tempo Libero del Comune di Settala, si terranno
presso l'Aula Consiliare di Via G. Verdi 8/C, Settala
Venerdì 17 Febbraio 2017 alle ore 20,45
Venerdì 24 Marzo 2017 alle ore 20,45
Partecipazione: gratuita
Relatrice: Dott.ssa Gabriella Giunco, Psicologa e Psicoterapeuta
Per maggiori dettagli, vi invito a visionare la locandina qui sotto.
Vi aspetto!
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