Un piatto di spaghetti per descrivere il rapporto tra autorealizzazione ed autostima |
Per cucinare un buon piatto
di pasta occorre il sale, il sale non determinerà se i nostri spaghetti saranno
mediocri, gustosi o addirittura piatti da gourmet, ma certo se dimentichiamo il
sale o ne mettiamo troppo roviniamo il piatto.
Il rapporto tra autostima e
realizzazione personale ha qualcosa di simile: non basta l’autostima per
realizzarci, ma certo è un ingrediente indispensabile a questo scopo.
A questa somiglianza si
accompagnano tre differenze:
1) Mentre col sale possiamo esagerare rendendo i nostri
spaghetti immangiabili, l’autostima
quando è vera autostima non è mai troppa. In altri termini, alimentarla e migliorarla ci fa sempre
bene. L’orgoglio, contrariamente a quanto spesso si pensa, non è il
risultato di troppa autostima, di un eccesso di fiducia in sé stessi e nelle
proprie capacità, ma un tentativo più o meno inconsapevole di compensare le
proprie insicurezze.
2) Il sale lo possiamo aggiungere anche alla fine,
correggendo l’errore iniziale, l’autostima,
invece, non possiamo “aggiungerla” alla
fine, come se fosse un optional: non
possiamo pensare di realizzarci e credere di riuscirci rimandando a un secondo
momento di nutrire la nostra autostima. O meglio, possiamo farlo ma se non
affrontiamo il tema autostima in tempo utile prima o poi distruggeremo da soli ciò
che abbiamo ottenuto. Pensiamo a chi ha una vita felice e a un certo punto
inizia a sabotarla fino a perdere tutto e pensiamo a chi, invece, riesce a
mantenere nel tempo un buon equilibrio: spesso si tratta di persone con livelli
di autostima diversi.
3) Il sale non facilita la preparazione di un piatto di
pasta, l’autostima, invece, facilita e agevola la realizzazione
personale. Di fatto è difficile trovare una persona con una forte sana
autostima che non abbia realizzato/non stia lavorando per realizzare sé stessa,
negli ambiti per lei importanti. Sotto questo punto di vista, restando nella
metafora culinaria, l’autostima ricorda
più il lievito del sale: più ce n’è, migliore viene la pasta per la pizza e più
buona la pizza.
Esistono modi per lavorare sul sale/lievito autostima di ognuno di noi.
Un buon percorso di crescita personale ed una psicoterapia orientata a
sviluppare le risorse della persona permettono, a livelli differenti, di lavorare assieme al
cliente/paziente anche su questo punto davvero cruciale per la qualità della vita.
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